Ciao a tutti!!!! Oggi abbiamo il piacere di incontrare Marianna, la talentuosa fondatrice di Remodee, un marchio che sta rivoluzionando il mondo della moda con un approccio etico e sostenibile. Remodee crea accessori unici e di alta qualità, dando nuova vita a materiali di scarto e dimostrando che lo stile può andare di pari passo con la responsabilità ambientale. In questa intervista, Marianna ci racconterà la sua storia, ci svelerà la filosofia che anima il suo lavoro e ci parlerà delle sfide e delle soddisfazioni che ha incontrato lungo il percorso. Preparatevi a scoprire un universo di creatività, passione e rispetto per l’ambiente!!

Ciao Marianna, benvenuta! Sono entusiasta di accoglierti qui sul mio blog dove spesso parlo di eco sostenibilità e di scoprire di più sul tuo marchio di accessori Remodee!
Prima di tutto parlaci un po’ di te e di come sei arrivata a creare questa realtà incentrata su un progetto così importante che è la sostenibilità. Ciao, e grazie mille per l’opportunità! 😊 Sono Marianna e sono l’ideatrice di Remodèe. Mi occupo di tutte le fasi di ricerca e progettazione dei miei articoli. Collaboro con una famiglia di artigiani della zona, che crea dei pezzi meravigliosi e unici in pelle. Remodèe è un sogno nel cassetto che si avvera. Nato in una fase un po’ delicata della mia vita, quando, in attesa del mio primo bimbo, l’azienda per cui lavoravo ha chiuso. Poco dopo c’è stato il Covid. Ecco, in quel periodo ho pensato tanto e a lungo e ho deciso che era arrivato il momento di mettersi in gioco e sfruttare le conoscenze accumulate per creare qualcosa di mio, qualcosa che mi rappresentasse.

Ci racconti come è nata l’idea di un marchio di accessori così focalizzato sul recupero e la sostenibilità? Qual è stata la scintilla iniziale? Ho lavorato per anni in aziende del settore moda, e sono rimasta impressionata dalla quantità di materiale che rimane a magazzino al termine di un campionario o di una produzione. Tutti materiali bellissimi e pregiati, tessuti in seta e pellami morbidissimi. Tutti articoli di qualità, che hanno un solo problema: essere diventati, dopo una sola stagione, “fuori moda”. Se solo ci fermassimo un attimo, ci accorgeremo che abbiamo materiale a disposizione per produrre abbigliamento e accessori per altri 7/8 anni minimo. Veramente i colori sono così diversi da una stagione all’altra(invernale/invernale)? Veramente i materiali sono così diversi? Oppure è solo un meccanismo che non si può più fermare? Ecco…credo che questo mi abbia spinto a creare un brand sostenibile.


Quali sono state le principali sfide che hai affrontato nella fase di avvio di Remodee, specialmente considerando il tuo approccio unico ai materiali? Trovare qualcuno che credesse in me e nel mio progetto è stato sicuramente complicato. In un settore dove vengono prese in considerazione solo realtà che producono centinaia di articoli identici e dello stesso colore, in pochi hanno voglia di mettersi in gioco e investire del tempo in un piccolo brand emergente che realizza pezzi unici e speciali.

Remodee utilizza esclusivamente materiali di recupero, scarti di produzione o rimanenze di magazzino. Come avviene il processo di selezione e approvvigionamento di questi materiali? Immagino non sia sempre semplice trovare quantità e qualità adeguate. Non è semplice. Seleziono sempre con cura e attenzione le pelli ed i tessuti che serviranno a realizzare le mie borse. Non sto mai ferma: faccio telefonate, prendo appuntamenti e tocco sempre con mano ogni articolo. Testo sempre tutto perché per me la qualità è molto importante.

Offrite accessori prodotti con scarti di vera pelle, jeans, filati e legno . È stata una scelta dettata dalla domanda o c’è una motivazione più profonda dietro questa offerta in termini di sostenibilità? Credo di aver risposto a questa domanda nel punto 2. Il settore moda è uno dei settori più inquinanti e con più sprechi. Siamo nel 2025 e dobbiamo svegliarci. Vorrei lasciare, nel mio piccolo, un mondo migliore alle generazioni che verranno.


Parlaci del processo di creazione dei vostri accessori, come si trasforma uno scarto in un prodotto finito e di design? A volte mi innamoro di una pelle. Quella diventa il punto di partenza delle mie creazioni. Studio la forma, faccio schizzi e tele per verificare i volumi, per poi arrivare al campione finale. Altre volte invece parto dal disegno e non mi fermo finché non ho trovato la pelle che rispecchia quello che ho in testa. La fase più bella e divertente del mio lavoro direi. Inoltre, credo che ridurre gli sprechi e vedere “il bello” in qualcosa che non si ritiene più utile sia una vera e propria sfida.


La produzione è artigianale e realizzata in Toscana, quindi completamente Made in Italy. Quanto è importante per Remodee mantenere questa specificità e quali sono i vantaggi di produrre localmente con metodi artigianali? Importantissimo. Diciamo pure che è uno dei cardini del progetto. L’artigiano, con la sua manualità rende ogni articolo unico. Segue l’intero processo con maggiore attenzione ai dettagli e alla personalizzazione di ogni borsa. Localizzando la produzione inoltre, i passaggi sono più veloci, e l’inquinamento dovuto agli spostamenti in auto limitato.


Qual è il messaggio principale che Remodee vuole trasmettere ai suoi clienti riguardo alla moda e alla sostenibilità? Vorrei far capire che uno scarto non è sempre qualcosa di negativo, qualcosa da buttare via. Con uno scarto, possiamo realizzare qualcosa di incredibile ed unico. Personalizzando così ogni articolo. Ognuno di noi è unico, perché dovremmo continuare a scegliere degli articoli standardizzati? Tutti identici tra loro e “senza anima”. Una volta mi è capitato che una cliente non volesse gettare un gilet perché rappresentava un ricordo. Lo abbiamo trasformato e, abbinato ad altri tessuti, è diventato una bellissima pochette 😊 Bello no? Abbiamo dato una nuova vita, una seconda possibilità, a qualcosa che non serviva più. Questa è la base su cui si fonda Remodèe. Tutto merita una seconda possibilità. Un tessuto, una pelle o un vecchio capo. Tutto si può trasformare.

Oltre all’utilizzo di materiali di recupero, ci sono altre pratiche sostenibili che adottate nel vostro processo aziendale? I nostri prodotti sono “plastic free” e la produzione delle borse è a Km 0. Realizzata interamente in provincia di Arezzo. In questo modo cerco di limitare anche le emissioni dei gas di scarico durante gli spostamenti in auto.

Come percepisci il tuo ruolo nel promuovere una maggiore consapevolezza sull’economia circolare nel settore della moda? Sono un piccolo puntino nel mare. Ma far conoscere e far capire questo tipo di produzione a quante più persone possibili per me è una grande soddisfazione.
Qual è la tua visione per il futuro di Remodee? Ci sono nuovi progetti, espansioni di linea o collaborazioni che ti prefiggi di raggiungere? Il progetto è in fase di crescita e sviluppo. Da settembre ci saranno nuove collaborazioni con brand di gioielli e dell’abbigliamento. Per il momento non posso svelarvi nulla.. seguiteci per saperne di più !
Quale consiglio daresti a chi desidera avviare un’attività nel settore della moda sostenibile? Credete nei vostri sogni e non fermatevi alle prime porte chiuse in faccia. Non è semplice, non tutti capiranno. Il periodo storico non è dei migliori, ma non vi arrendete arrenderci. Creare degli articoli nel rispetto di ciò che ci circonda è il futuro secondo me.


I tuoi prodotti sono realizzati con materiali di recupero, hai riscontrato delle difficoltà nel comunicare questo aspetto ai clienti, specialmente a chi è abituato ad acquistare prodotti “figli” del fast fashion? Come superi eventuali scetticismi? Non tutti capiscono la differenza, ma cerco sempre di far entrare nel “mio mondo” chi si ferma allo stand a parlare con me. Cerco di spiegare come le montagne di stracci che vediamo lontane da noi, così lontane poi non sono. Che se non cambia qualcosa nel meccanismo della scelta degli articoli che acquistiamo, forse, un giorno, ce li troveremo davanti casa.
Il termine “sostenibile” è ormai molto diffuso, ma non sempre è compreso appieno. Come ti assicuri che i clienti capiscano il reale impatto positivo delle tue scelte (es. riduzione degli sprechi, artigianato locale) rispetto a un generico claim di sostenibilità? Per i clienti dell’e-commerce, ho cercato di spiegare al meglio le nostre scelte in una sezione dedicata del sito: “la nostra storia”. Per chi invece ci conosce durante una delle fiere o gli eventi a cui partecipiamo, cerco sempre di spiegare prima e far vedere il prodotto poi.
C’è un messaggio chiave o un “mantra” che utilizzi per spiegare rapidamente e in modo efficace cosa rende un prodotto Remodee speciale e diverso sul mercato? Credo che l’unicità degli articoli, dal design allo studio rendano le borse speciali. Le mie borse non sono “la copia” di brand di lusso. Sono frutto della mia esperienza. Credo che questo le renda uniche e speciali. Inoltre mi piace numerare le mie creazioni, così chi acquista una borsa sa in quanti pezzi è stato prodotta. Se è un pezzo unico o uno di 2, 3 o più.

Parlando della parte creativa, come nasce l’ispirazione per le nuove collezioni di borse? Ci sono temi, concetti o persino materiali specifici che guidano il processo di design? Ti ispiri a temi, storie o esperienze personali? A volte a darmi l’ispirazione è un materiale, una pelle, una stampa, un colore o una sensazione. A volte qualcosa che vedo, che può essere un fiore, un quadro o un ambiente. Insomma, non ci sono regole precise nel processo di creazione.
Quali sono gli elementi distintivi, la “firma” di Remodee, che ritroviamo in ogni borsa, al di là del materiale sostenibile? C’è un’estetica particolare o un approccio al design che ti contraddistingue? Non so se c’è qualcosa in particolare che contraddistingue le mie borse dalle altre. Quello che è certo, è che ogni borsa e ogni cosa che creo, rappresenta me, le mie conoscenze ed il mondo che vivo. La cura nel dettaglio e l’amore in quello che faccio.
C’è una borsa o un accessorio che senti particolarmente rappresentativo dello spirito creativo di Remodee? Se sì, quale e perché? Sicuramente la hoboclutch, che è stata anche il primo disegno. La prima collezione è stata ispirata dalle forme geometriche e la hoboclutch è un cerchio. Amo la simbologia che c’è dietro alla figura del cerchio, senza un inizio e una fine, qualcosa di ultraterreno, infinito ed il ciclo continuo della vita.
C’è un traguardo o un obiettivo specifico che sogni di raggiungere con Remodee nei prossimi 5-10 anni? Si. Promuovere il brand fuori dall’Italia e aumentare la scelta degli articoli, non solo borse ed accessori, ma anche abbigliamento.

Ci sono stati momenti di frustrazione o scoraggiamento lungo il percorso? Se sì, cosa ti ha aiutato a superarli e a mantenere viva la motivazione? Cosa ti rende più orgogliosa del percorso fatto finora con Remodee? C’è un aneddoto o un momento particolare che ti ha emozionata? Ci sono stati momenti di scoraggiamento, si. Ti direi che mi ha aiutato a superarli in primis la mia famiglia. Il mio compagno e i miei bimbi che sono i più grandi sostenitori del progetto. In realtà ho varie esperienze che mi hanno emozionata, e spinto ad andare avanti, ma te ne racconto 2 o 3 in breve. La prima, che porto sempre nel cuore, una cliente speciale che ho conosciuto a Perugia e che dopo circa un anno mi ha scritto e mandato la foto della sua bimba appena nata. Ti rendi conto? È stato bellissimo… Poi, la seconda, una coppia di clienti che sono passati allo stand per due giorni consecutivi solo per ascoltare la storia del brand e conoscere tutte le creazioni.Le loro parole mi sono rimaste nel cuore. Infine, la bellissima nonnina 95enne che ha scelto di portare in Inghilterra una hoboclutch in pelle leopardata..
Qual è il messaggio più importante che vorresti lasciare ai lettori riguardo alla moda sostenibile e all’importanza delle scelte consapevoli? Forse è un messaggio un po’ scontato, ma le nostre scelte possono cambiare/influenzare il mondo che domani si troveranno i nostri figli e/o nipoti. Informiamoci e cerchiamo di capire come e dove è stato realizzato un articolo. Non soffermiamoci al marchio. Impariamo a leggere le etichette. Cerchiamo di acquistare meno articoli, ma di qualità. E soprattutto cerchiamo di supportare il vero Made in Italy.


Dove possono trovarvi per scoprire le collezioni di Remodee e supportare il tuo progetto? Ci potete trovare sul nostro sito www.remodee.it. Oppure seguire sulla pagina instagram Remodeeit o facebook Remodèe. Infine, per qualsiasi domanda potete scriverci su whatsapp al 3204429007 o inviare una mail ad info@remodee.it.
A presto 😊
Ely

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