Un pomeriggio con Fellini

Chi almeno una volta nella vita non ha visto un film del grande Federico Fellini? Un mostro sacro del cinema italiano, che ha diretto attori del calibro di Sofia Loren, Sandra Milo, Anita Ekberg, Marcello Mastroianni, Giuletta Masina, (che diventerà sua moglie). Io adoro i film in bianco e nero, uno dei miei preferiti è  “Il sorpasso” con Vittorio Gasmann e “La dolce vita”. Queste pellicole senza colore, ma fatte solo di sfumature di neri e grigi, sembra riescano ad entrarti ancora di più nel cuore e a trasportarti in un’epoca lontana e magica!

Così l’altro giorno, scartabellando tra vecchi ricordi, mi sono imbattuta in alcune foto che avevo fatto nel lontano 2011(amo riguardarmi i vecchi album di fotografie! Ti fanno fare un balzo nel tempo e ti riportano a situazioni che credevi dimenticate, e che invece sono ancora lì nel tuo cuore).

Who at least once in his life has not seen a film by the great Federico Fellini? A sacred monster of Italian cinema, which has directed the likes of Sofia Loren, Sandra Milo, Anita Ekberg, Marcello Mastroianni, Giuletta Masina, (who will become his wife). I love black and white movies, one of my favorites is “Overtaking” with Vittorio Gasmann and “La dolce vita”. These films without color, but made only of shades of black and gray, seem to be able to enter even more in the heart and transport you in a distant and magical era!
So the other day, scraping through old memories, I came across some photos I had done in 2011 (I love looking at old photo albums! They make you jump in time and bring you back to situations you thought you forgot, and that instead they are still there in your heart.

So the other day, scraping through old memories, I came across some photos I had done in 2011 (I love looking at old photo albums! They make you jump in time and bring you back to situations you thought you forgot, and that instead they are still there in your heart).

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Era un caldo pomeriggio di Luglio e nella splendida Villa del Grumello, che si affaccia sul lago di Como,  veniva presentata una splendida mostra sulle donne della vita di Federico Fellini. Per chi avesse l’occasione lo esorto a visitarla, perché nonostante sia piccolina è davvero caratteristica!

It was a hot July afternoon and in the splendid Villa del Grumello, overlooking Lake Como, a splendid exhibition was presented on the women of the life of Federico Fellini. For those who have the opportunity I urge you to visit, because despite being small is really characteristic!

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L‘iniziativa era partita dal Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile, l’ente più attento alla dimensione cinematografica. Grazie alla Fondazione Federico Fellini di Rimini, sono stati esposti reperti preziosi e curiosi dei set, oltre a immagini scattate dai maggiori fotografi di scena che hanno contribuito ad alimentarne la leggenda. Mi ricordo che quello che mi colpì particolarmente fu la selezione di foto scattate sul set della “Dolce vita”. Mi parve di essere stata catapultata direttamente dentro il film, dietro le quinte! Che meraviglia!!!

The initiative was started by the Committee for the promotion of female entrepreneurship, the institution most attentive to the cinematographic dimension. Thanks to the Federico Fellini Foundation of Rimini, precious and curious exhibits of the sets have been exhibited, as well as images taken by the major stage photographers who have contributed to nurturing the legend. I remember that what struck me particularly was the selection of photos taken on the set of “Dolce Vita”. I thought I was catapulted directly into the film, behind the scenes! Wonderful!!!

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Per non parlare degli abiti esposti!!! Tre costumi originali de “Il Casanova di Federico Fellini” quello dell’amante dell’ambasciatore francese e due abiti da dama, uno dorato e l’altro blu. Figure  non proprio canoniche, come la minuta Gelsomina de “La strada”, la prostituta dal cuore tenero de “Le notti di Cabiria” e l’eterea “Giulietta degli spiriti”, tutte incarnate da Giulietta Masina.
La “Gradisca” e la tabaccaia opulentissima di “Amarcord”, per non parlare della bellissima Anita in abito scuro che si bagna a Fontana di Trevi (di queste ultime due verranno mostrati filmati tagliati dal montaggio) e della girandola di “8 1/2”.

Not to mention the exposed clothes !!! Three original costumes from “Il Casanova di Federico Fellini” that of the lover of the French ambassador and two golden dresses, one gilded and the other blue. Figures not really canonical, such as the minute Gelsomina de “La strada”, the prostitute from the tender heart of “Le notti di Cabiria” and the ethereal “Giulietta degli spiriti”, all incarnated by Giulietta Masina.
The “Gradisca” and the opulent tabaccaia of “Amarcord”, not to mention the beautiful Anita in dark dress that gets wet at Fontana di Trevi (of the latter two will be shown footage cut from the assembly) and of the swirl of “8 1/2 .

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Federico Fellini amava profondamente le donne, questo ho compreso più di ogni altra cosa, dopo aver visitato la mostra: sua moglie, Giulietta Masina, è stata la sua musa ispiratrice, oltre che attrice in molti suoi film, ma non era la sola nel suo cuore! Federico ebbe diverse amanti: la farmacista Anna Giovannini, e Sandra Milo, sua attrice storica. Questo suo amare ingenuamente più donne mi ha fatto capire il perché tanti suoi film sono impregnati di una vena di erotismo. Film dove compaiono donne dall’aspetto giunonico e rassicurante, dove la donna è l’incarnazione della dea rigeneratrice e materna.

Ecco ciò che rilasciò Fellini durante un’intervista nel 1980:

“Penso che il cinema sia una donna a causa della sua natura rituale. Questo utero e’ il teatro, il buio fetale, le apparizioni- tutti creano un rapporto, noi ci proiettiamo sul rapporto…noi forziamo lo schermo ad assumere la personalità che noi esigiamo, come facciamo con le donne, su cui ci abusiamo. Le donne sono le diapositive che sono inventate dagli uomini. Nella storia, lei è diventata la nostra fantasia”.

Federico Fellini loved women deeply, I understood this more than anything else, after visiting the show: his wife, Giulietta Masina, was his inspiring muse, as well as an actress in many of his films, but was not the only one in his heart! Federico had several lovers: the pharmacist Anna Giovannini, and Sandra Milo, his historical actress. This love of her more ingenuously made me understand why so many of her films are impregnated with a vein of eroticism. Films where women appear to be june-like and reassuring, where women are the embodiment of the regenerating and maternal goddess.

“I think cinema is a woman because of its ritual nature. This uterus is theater, fetal darkness, apparitions – everyone creates a relationship, we project ourselves onto the relationship … we force the screen to assume the personality we demand, as we do with women, on which we abuse ourselves. Women are the slides that are invented by men. In history, she has become our fantasy “.

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